anno: 2016 committente: privato foto: lorenzo burlando
Il mondo è la mia ostrica. Fredda come ghiaccio, la mia casa punge come limone. Il mondo è variazione e confusione. La mia casa è simmetria e controllo.
Il mondo è colore e suono. La mia casa è monocromo e silenzio.
I metalli, i cementi, i legni…
I vetri, gli specchi, i cristalli…
Le luci candide come stelle mi
richiamano scenari astrali. Le ombre buie come grotte mi riportano ad atmosfere ancestrali.
I bianchi sono lei, presenza costante, avvolgente, fedele. I neri sono io, assenza alternata, puntuale, improvvisa. I grigi siamo noi, il nostro legame più saldo del cemento, più duro del marmo.
Lei fuori mi calma e rassicura mentre io dentro ardo di passione.