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complesso scolastico_bagnara di romagna

bagnara di romagna_2014

anno: 2011 – vittoria concorso
2012 – progetto definitivo ed esecutivo
2013 – direzione lavori
committente: comune di bagnara di romagna
progetto: Laprimastanza
ing. riccardo neri
ing. davide neri

Il progetto di ampliamento del complesso scolastico di Bagnara di Romagna vuole essere una occasione per ridefinire un luogo pubblico con nuove opportunità spaziali. L’obiettivo è quello di integrare, in un complesso dalla planimetria unitaria, tre corpi di fabbrica realizzati in epoche completamente differenti sotto il profilo estetico/funzionale/economico: 1920-2004-2013. La nuova collocazione della terza ala del complesso scolastico, allineata nella direzione est-ovest, permette di sfruttare il corridoio esistente al piano primo ed il portico al piano terreno per connettere le nuove aule e laboratori agli ambienti esistenti. In tal modo non viene rivoluzionato il percorso di accesso all’intero complesso scolastico ma viene completato attraverso un suo prolungamento attorno alla nuova “semicorte” centrale. L’edificio di progetto è pensato come una sovrapposizione di due livelli autonomi che permette da un lato di mettere in immediato collegamento le nuove aule con quelle esistenti al piano primo e dall’altro di dare forma ai laboratori del piano terra come ambienti separabili ed utilizzabili anche in un secondo momento (eventualmente anche in gestione autonoma) rispetto al piano sovrastante. Il corridoio, da semplice spazio distributivo alle aule ed ai laboratori, viene pensato come luogo di incontro e sosta per gli alunni e viene posto in stretto contatto e relazione con il suo corrispettivo spazio di ritrovo e ricreazione esterno, la semicorte, attraverso un suggestivo gioco di affacci al piano primo, attraverso un collegamento diretto, al piano terra. Il nuovo volume di progetto nasce concettualmente come un unico parallelepipedo regolare che poi si articola con un gioco diverso di scavi ed aggetti sui vari lati. Tali “scavi” andranno ad enfatizzare i chiaroscuri e gli effetti di luce ed ombra sui prospetti dell’edificio, rendendo lo stesso estremamente dinamico e plastico, capace di stimolare sensazioni positive in chi lo fruirà. Singolare e lodevole di nota è il tema del collegamento fra edificio esistente e nuovo volume al piano primo: il corridoio di distribuzione sembra subire uno slittamento rispetto alla sua “naturale” collocazione diventando un elemento a ponte di collegamento con il corridoio esistente e lasciando uno scavo come traccia di questa “tensione”. Proprio ad enfatizzare questa tensione, il volume del corridoio al piano primo viene rivestito in doghe di legno, a tessitura orizzontale. L’utilizzo di un legno dalla bassa manutenzione, quale ad esempio un larice, aiuta l’intera composizione, facendo meglio dialogare fra loro i vari prospetti e rende decisamente più delicato, elegante, amichevole, piacevole l’intero volume, ingentilendo sensibilmente la sua percezione dai cortili verdi esterni così come dai corridoi vetrati della scuola esistente. Tale scelta introduce anche un interessante tema progettuale di possibile sviluppo nella seconda fase progettuale: una volta terminato anche il piano terra, uno dei problemi che sicuramente creeranno grattacapi all’amministrazione pubblica potrà essere quello del presidio dell’edificio da azioni di vandalismo notturne. Proprio per questo prevediamo, durante la seconda fase, di introdurre pannelli di oscuramento delle finestre anche nel prospetto nord, in legno al piano primo ed in multistrato intonacato bianco al piano terra. In questo modo tutte le finestre del nuovo volume sarebbero protette da eventuali atti di vandalismo (quali lancio di sassi con conseguente rottura delle vetrate) ed il nuovo edificio valorizzerebbe la sua dimensione materica e si offrirebbe all’intera città in due suggestive e “poetiche” immagini: quando non in funzione sembrerà una scatola chiusa, quasi una scultura bianca e lignea che “presidia” ed accompagna gli spazi verdi del cortile; quando in funzione la scatola chiusa si aprirà e diventerà il contenitore aperto e luminoso del sapere e dell’apprendimento della città di Bagnara. Di base a queste scelte vi sta l’intento di saper dosare bene le esigue risorse comunali per riuscire comunque a realizzare una scuola che da sé renda edotti i cittadini di Bagnara e gli eventuali visitatori di una importante ed oggi attuale verità: la qualità si può raggiungere anche, anzi soprattutto, con la semplicità e la sobrietà. Crediamo che questo progetto, con questa impostazione, possa essere un’importante occasione per comunicare questo messaggio, soprattutto alle giovani generazioni della città che fruiranno del nuovo ampliamento della scuola comunale. La scelta di utilizzare una struttura a pareti in c.a. debolmente armate per mezzo di blocchi cassero in legno cemento è motivata dal fatto che il sistema offre numerosi vantaggi nella fase costruttiva e migliora il comfort dell’unità abitativa riducendone i costi di gestione. La terza fase: Il progetto prevede un’ulteriore possibilità di sviluppo legata ad una eventuale terza fase di ampliamento. La conformazione planivolumetrica dell’edificio, il dimensionamento della sua struttura portante, la conformazione della sua copertura e la morfologia dei suo spazi interni infatti, permette di poter raddoppiare la superficie costruita attraverso la costruzione di un ulteriore volume ad est che potrebbe essere necessario qualora fra 20 o 30 anni vi sia l’esigenza di un ulteriore intervento di ampliamento. Un progetto così pensato permette quindi di avere una visione sia a brevissimo che a lungo termine pur preservando i caratteri tipologici ed architettonici delle scelte fatte a monte. La nuova corte quindi potrà mutare e diventare prima una corte aperta verso est, poi una corte delimitata su due lati con le proporzioni tipiche di un complesso inserito in un contesto di centro storico (come sarà fra qualche decina di anni quando attorno alla scuola non vi saranno solo pianure e piccoli complessi residenziali ma probabilmente il tessuto edilizio sarà più compatto).