anno: 2013
committente: privato
foto: bryan konya

Un luogo di lavoro e produzione vitivinicola che si trasforma in luogo di socializzazione, relax, ottimo vino e gustosa cucina. Un progetto che, come un albero, attinge alle radici della tradizione vitivinicola locale: – all’esterno l’architettura è la vigna che si sviluppa sinuosa fra i filari ed avvolge dolcemente il bianco volume dell’agriturismo. – all’interno l’architettura è un nastro giallo di abete grezzo che, sospeso a mezzaria definisce il perimetro dell’aula principale e contiene le sue funzioni. – all’esterno è possibile pranzare fra i filari di vite, su di un tappeto di ghiaie colorate, nel refrigerio di ariose vele. – dentro si cena protetti da un tappeto di luci regolabili per un cangiante effetto da cena al lume di candela fino a luminosa e festosa “baracca alla romagnola”. – all’interno è possibile pranzare solleticati dalle ampie finestre come quadri sul paesaggio e dal suggestivo gioco di luci ed ombre della vigna rampicante. – fuori si cena immersi nella natura ed al lume di soffuse lanterne. il giallo esplode nei diversi locali per portare ovunque un’atmosfera allegra e frizzante. …e fra i filari un trattore, fra i filari un camino, fra i filari giochi per bimbi…il tutto per trasformare un giardino in un pezzo di divertita ed autoironica campagna. Un giallo triangolo luminoso abbaglia in lontananza preannunciando l’atmosfera dell’interno per poi trasformarsi, ai piedi dell’edificio in dolce luce di luna piena. Un progetto che, come un seme, contiene già in sé l’essenza della sua natura.